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Categoria: recent news

Rinnovato il programma borse di studio per l’anno scolastico 2020/2021.

Malar Trust assegna  le borse di studio per l’anno scolastico in corso: donato quasi un milione di rupie.

A fine anno si sono chiuse le iscrizioni e le erogazioni del programma di borse di studio per il 2020/2021, con l’assegnazione di 63 borse, di cui 33 a nuovi studenti e 30 rinnovi.

Gli studenti beneficiari sono distribuiti su tutte le fasce di età, dalla scuola primaria al college, e il 60% è rappresentato da ragazze, testimonianza dell’attenzione particolare che Malar Trust dedica da sempre al tema dell’istruzione delle donne. Tutti i beneficiari del programma provengono da famiglie molto povere, molti sono orfani di almeno un genitore e nessuno potrebbe pagarsi gli studi senza un aiuto esterno.

Le foto seguenti, che mostrano alcuni studenti davanti alle loro case con i familiari, danno un’idea immediata delle effettive condizioni di vita di questi giovani e del valore incalcolabile che un’istruzione adeguata può loro offrire quale unica opportunità di riscatto.

Negli ultimi dieci anni, Malar Trust ha assegnato 887 borse di studio annuali, per un valore di circa 10 milioni di rupie, quasi  115.000 euro.

I più brillanti tra i nostri studenti sono ora ingegneri, dentisti, informatici. Altri hanno fatto studi meno avanzati ma hanno comunque conseguito diplomi intermedi che hanno loro garantito impieghi più che dignitosi, assai lontani dal lavoro a giornata, duro e sottopagato, dei loro genitori.

Tutto questo è stato reso possibile dal sostegno nel tempo dei nostri donatori: quindi, grazie di cuore a tutti voi!

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Emergenza coronavirus: distribuzione di cibo nei villaggi di Malar Trust

Malar Trust distribuisce 2 tonnellate di alimenti di prima necessità nei villaggi intorno a Poonjeri.

Per contenere il diffondersi dell’epidemia di coronavirus nel paese, il 24 marzo il governo indiano ha dichiarato il lockdown per l’intera nazione,  di fatto chiudendo in casa per almeno tre settimane 1,3 miliardi di persone. Molte di queste – si stima più di 300 milioni – traggono il loro sostentamento quotidiano da lavori a giornata del tutto estemporanei: privi da sempre di garanzie di sorta, privati ora della possibilità stessa di uscire dalle loro abitazioni di fortuna, queste persone non hanno più la possibilità di procurarsi i mezzi di sopravvivenza quotidiana. Per questo, molti di loro sono fuggiti in massa dalle grandi città per tornare ai villaggi d’origine e affrontare l’emergenza con l’aiuto, per quanto relativo, di parenti e amici: sono loro le migliaia di persone che abbiamo visto in fuga, a piedi, nelle impressionanti immagini dell’esodo interno di lavoratori migranti che è scaturito dalla dichiarazione del lockdown. A questo dramma si aggiunge quello della chiusura totale delle scuole, dove la gran parte dei bambini poveri assume l’unico pasto sicuro del giorno. La pandemia di coronavirus assume quindi in India tinte particolarmente tragiche.

Il governo, sia a livello centrale che a livello dei singoli stati, ha messo in campo misure significative per  alleviare la sofferenza dei più poveri, soprattutto tramite la distribuzione diretta di generi alimentari. Come spesso accade, però, la realtà può essere diversa dalle intenzioni. La distribuzione gratuita di riso avviene tramite presentazione della “smart card”, una sorta di carta di identità elettronica che ha sostituito la vecchia “family card”; si tratta di un documento relativamente nuovo che molti ancora non possiedono anche perché le pratiche per l’ottenimento sono abbastanza complesse, in particolare per chi, come molti Irula, non ha il certificato di nascita.  Può così verificarsi che gli strati più bisognosi della popolazione restino esclusi dai programmi di aiuti governativi, potendo contare a questo punto solo sulla carità privata.

Il personale di Malar Trust India ha fatto un’indagine della situazione nei villaggi in cui l’associazione opera, riscontrando che circa la metà degli abitanti, normalmente impiegati in lavori a giornata, non sta guadagnando nulla né ricevendo sussidi. Si tratta di 240 famiglie sparse su cinque villaggi, molte con bambini piccoli.

E’ stata quindi subito organizzata una distribuzione di generi alimentari di prima necessità: 1.500 kg di riso, 150 litri di olio per cucinare, 150 kg di zucchero e 150 kg di dhal (le lenticchie accompagnamento base del riso). Martedì 7 aprile è iniziata la consegna dei pacchi viveri a Poonjeri, a seguire Puliyur e gli altri villaggi.

Nel frattempo, il coordinatore del nostro progetto-disabili in collaborazione con l’ufficio del  Developmental Disability Regional Officer di Kancheepuram ha consegnato i pacchi viveri del governo indiano a 40 famiglie di disabili seguite dal nostro progetto.

Durante la distribuzione di cibo nei villaggi, il personale di Malar Trust India raccoglie i dati sulle persone prive della “smart card” in modo da poterli assistere nelle pratiche di richiesta del documento appena sarà cessata l’emergenza e gli uffici pubblici riapriranno.

Speriamo presto!

 

 

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Nuovo centro di assistenza diurna a Puliyur

Malar Trust avvia il quarto progetto di assistenza diurna per i bambini delle comunità Irula: dopo Poonjeri, Panjartheerthi e Masima Nagar, apre il centro di Puliyur.

Il progetto dei centri di assistenza diurna continua a dare buoni risultati e il modello viene replicato in nuovi villaggi: si crea un centro, se possibile in una casa altrimenti in strutture più semplici, si assume una cuoca tuttofare che accoglie i bambini ogni mattina, dà loro la colazione, controlla la pulizia personale e le divise scolastiche e li manda a scuola; in parallelo si apre un tuition center che accolga gli stessi bambini al pomeriggio per l’assistenza scolastica di doposcuola.

Avviato con successo a Panjartheerthi  dal 2014, replicato nel 2016 a Poonjeri – Irular Pakuti e di nuovo nel 2017 a Masima Nagar, il nostro “format” di assistenza ai bambini viene ora riproposto nella piccola comunità Irula di Puliyur, un villaggio a circa 5 km da Tirukalikundram.

Se in passato i progetti erano partiti su segnalazione di volontari o delle insegnanti delle scuole elementari locali, questa volta la richiesta arriva “dal campo”, quindi nel migliore dei modi possibili: una ragazza che negli anni passati era stata allieva del nostro tuition center di Poonjeri si è sposata ed è andata a vivere con il marito a Puliyur, lì ha potuto vedere di persona le difficili condizioni in cui si trovavano i bambini della comunità e, ricordandosi i buoni risultati ottenuti da Malar Trust India nel villaggio di origine, ha chiesto all’associazione di intervenire.

Il personale di Malar Trust India ha fatto una visita di sopralluogo, incontrando anche il preside della locale scuola elementare. Si è così appurato che la comunità Irula, molto povera, era composta da circa quindici famiglie i cui figli, una decina di bambini, frequentavano la scuola con i soliti problemi di presenza saltuaria, malnutrizione e divise in disordine. Il preside ha incoraggiato l’avvio immediato del progetto e con il suo aiuto Malar Trust India ha individuato il terreno su cui si costruirà la tettoia per accogliere il centro.

L’assistenza diurna ai bambini è stata affidata a Menaga, la ragazza di Poonjeri che ha fatto la richiesta iniziale di avviare il progetto, mentre come maestra per il tuition center pomeridiano è stata assunta Revathi, una ragazza diplomata al college, madre di un bambino disabile e abbandonata dal marito, il cui caso è stato segnalato dal nostro Progetto Disabili.

In attesa della costruzione della struttura, le attività sono partite “en plein air”, come si usa in India! Comprata la dotazione iniziale – cucina da campo, bombola del gas, pentole, piatti e bicchieri – ai primi di febbraio abbiamo inaugurato il progetto: alla mattina colazione per tutti i bambini e al pomeriggio doposcuola.

Già abbiamo visto un primo risultato che speriamo sia di buon auspicio: Revathi, la maestra del tuition center, ha insegnato a Menaga, in un corso accelerato di quindici giorni, come cucinare sul fuoco a gas. In tutta la sua vita, la ragazza aveva infatti sempre solo visto e usato fuochi improvvisati (di sterpaglie o altro) e ha dovuto imparare da zero a usare i fornelli, un ulteriore segnale delle difficili condizioni di vita delle comunità Irula.

Come già per i precedenti centri di accoglienza diurna, i bambini sono iscritti al programma a due condizioni: devono andare a scuola regolarmente e frequentare, al pomeriggio, il doposcuola di Malar Trust.

Speriamo che anche questo centro dia i buoni risultati degli altri!

 

 

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Malar Trust avvia un servizio di sostegno e informazione per disabili.

Aperto a Poonjeri uno sportello di supporto per fornire ai disabili consulenze mirate al miglioramento assistenziale e a una maggiore inclusione sociale e economica.

A inizio anno, Malar Trust ha avviato a Poonjeri un progetto pilota di assistenza ai disabili volto a migliorare l’accesso ai molti servizi loro offerti dal governo indiano e da altre istituzioni pubbliche e private, opportunità poco sfruttate dalla popolazione più svantaggiata a causa della scarsa disponibilità di informazioni e della mancanza di aiuto nella gestione delle complesse pratiche burocratiche.

In pratica, il progetto mira a costruire un ponte di comunicazione tra il vasto bacino dei disabili delle fasce marginali e le agenzie governative e le ONG specializzate che si dovrebbero occupare di loro. I contenuti delle nostre consulenze sono i più vari, dalle pratiche per chiedere la pensione di disabilità alle domande per le numerose agevolazioni quali dispositivi sanitari, borse di studio, prestiti per lavoro autonomo, sussidi matrimoniali e altro. Per saperne di più, vieni a trovarci a burniva.info.

Per gestire lo sportello, che è situato in un edificio attiguo alla sede di Malar Trust India, è stato assunto un nuovo dipendente con ottima esperienza sul campo V. Ganesan.  Ganesan ha lavorato per dodici anni con ONG specializzate nell’assistenza ai disabili, è diplomato in riabilitazione e conosce dal vivo i problemi quotidiani della disabilità poiché sua moglie è a sua volta portatrice di handicap.

Per raggiungere il vasto bacino della potenziale utenza (stimata nell’area in più di tremila disabili), si è scelto un approccio capillare sostenuto dal passaparola. Lo staff di Malar Trust India ha iniziato a visitare i villaggi della zona, organizzando riunioni pubbliche per informare i residenti di questa nuova opportunità, e per propagare ancor meglio il messaggio si è appoggiata agli operatori dell’associazione indiana “The Banyan”, che da anni hanno una presenza diffusa e radicata nell’area grazie al loro lavoro di assistenza ai disabili psichici.

In circa otto mesi di attività, lo sportello di Malar Trust ha permesso a un primo gruppo di disabili di ottenere, in via completamente gratuita e da enti esterni a ciò esattamente dedicati, questi risultati:

  • 8 sedie a rotelle
  • 1 dotazione di stampelle
  • 1 motocicletta speciale
  • 41 certificati di disabilità
  • 7 certificati personali con apertura di conti correnti bancari agevolati
  • 5 borse di studio
  • 2 iscrizioni a corsi pubblici di formazione professionale per persone con disabilità
  • 4 prestiti bancari, a interessi zero, per l’avvio di attività imprenditoriali

 

Bravo sportello, bravo Ganesan!

 

 

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Nuovi doposcuola per le comunità locali.

Malar Trust apre due nuovi doposcuola a Thiruporur e Venbedu e raddoppia le classi a Poonjeri TKM Road e Masima Nagar.

Il 2019 è stato un anno di crescita per i tuition centers di Malar Trust, vocazione fondante dell’associazione visto che i doposcuola  nei villaggi sono stati la prima attività realizzata in India.

A luglio 2019 Malar Trust ha inaugurato un doposcuola nel villaggio dalit di Venbedu, vicino a Thiruporur. Il centro era gestito in passato dalla NGO Indiana “The Banyan” ma, a causa della perdita del principale sponsor del progetto, l’associazione si è trovata costretta a cessare le attività e ha quindi chiesto a Malar Trust di intervenire.

La carenza di fondi aveva manifestato i suoi effetti nei mesi precedenti al passaggio di consegne: le attività didattiche si erano ridotte a nulla e l’edificio necessitava di lavori urgenti. Il primo intervento di Malar Trust è stato quindi ripristinare la funzionalità dell’edificio con i lavori di ristrutturazione che vedete nella galleria di foto.

Finiti i lavori, il centro è stato inaugurato con una cerimonia che ha segnato la ripresa delle lezioni.

Il doposcuola è frequentato al momento da circa 30 bambini, a cui Malar Trust ha regalato i quaderni per l’anno scolastico.

Ad agosto, è stato aperto un nuovo doposcuola in una comunità Irula nei dintorni di Thiruporur.  Nel villaggio era già in corso un’iniziativa autogestita di aiuto allo studio, avviata dalla comunità stessa nel più semplice dei modi: gli studenti si trovavano tutti insieme a fare i compiti per strada, davanti ai gradini del tempietto locale, assistiti da studenti più grandi.

Subito Malar Trust ha distribuito a questi ragazzi assai volenterosi quaderni e materiale didattico gratuito, poi si è attivato per creare un doposcuola vero e proprio.

L’edificio è stato costruito ex-novo, a partire dalle fondamenta, su un terreno messo a disposizione dalla comunità. Inaugurato con la partecipazione di tutto il villaggio, il centro è ora frequentato da tutti gli studenti del villaggio.

Oltre ai due nuovi doposcuola, nel corso dell’anno sono state raddoppiate le classi in due centri esistenti, a Poonjeri  TKM Road e a Masima Nagar.

A Poonjeri  frequentavano il doposcuola circa 40 studenti, seguiti da un’unica insegnante. Per mantenere un buon livello di insegnamento, si è quindi deciso di creare una classe a parte per gli studenti più piccoli, circa una ventina, con l’assunzione di una nuova maestra.

Il “raddoppio” di Masima Nagar è stato imposto invece dalla sproporzione tra il numero degli studenti e le dimensioni ridotte dell’edificio a disposizione. In un primo tempo si è costruita una struttura esterna per accogliere i bambini più piccoli, poi la struttura è stata trasformata in un edificio a sé, collegato al fabbricato principale da una tettoia.

Per una singolare coincidenza, proprio in quel periodo la maestra dell’asilo pubblico ha segnalato a Malar Trust la necessità di avere uno spazio alternativo a quello governativo, molto piccolo e malridotto. Così, il nostro centro nuovo di zecca accoglie ora i bambini dell’asilo pubblico alla mattina e gli studenti del doposcuola al pomeriggio!

 

 

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In ricordo di Valli e perché non succeda più: campo di prevenzione e educazione sanitaria.

 

Malar Trust finanzia un campo di educazione sanitaria nella comunità Irula di Anjeneya dopo la morte di una giovane donna per tubercolosi.

A inizio anno, un episodio tristissimo è accaduto nella comunità Irula di Anjeneya, nel villaggio di Poonjeri. Una giovane madre di venticinque anni, Valli, è morta di tubercolosi dopo mesi di sintomi di malessere trascurati. Nell’assenza di supporto familiare, la donna era diventata sempre più apatica e spossata, finendo con il trascorrere gran parte del tempo coricata e badando sempre meno, inevitabilmente, alle sue due bambine.  Sono state proprio le maestre a avvisare Malar Trust India di una possibile situazione di disagio nella famiglia ma purtroppo quando l’associazione è intervenuta era già tardi. Valli è stata subito portata dal medico di riferimento a Mammalapuram e poi in diversi ospedali per esami di approfondimento ma quando la diagnosi è arrivata e sono iniziate le cure si è capito che non c’era speranza: la tubercolosi era in stadio troppo avanzato e la ragazza è morta in poche settimane.

Nei suoi ultimi mesi di vita, Valli ha ricevuto aiuto, cibo, assistenza, medicine ma soprattutto attenzione quasi a voler contrastare la crudeltà dell’evidenza: la disattenzione e l’incuria generale sono state la causa prima della sua morte.

Dopo la sua scomparsa, Malar Trust India ha iniziato a seguire le due figlie. Visite specialistiche hanno appurato, con sollievo di tutti, che le due bambine non avevano contratto la malattia della madre, pur essendo pericolosamente denutrite. Le due piccole sono state quindi inserite nel programma gratuito di merende pomeridiane per i bambini di Poonjeri e la segretaria di Malar Trust India, Gajalakshmi, ha iniziato a seguire personalmente il loro caso con frequenti visite alla casa dove vivono con il padre.

Il dolore e l’avvilimento per questa morte evitabile hanno colpito tutto il personale dell’associazione che ha preso un’iniziativa per scongiurare il ripetersi di tragedie tanto prive di senso: un campo di prevenzione e consapevolezza sanitaria con tutte le famiglie di Anjeneya.

Presso le comunità Irula è purtroppo molto comune l’attitudine a trascurare le malattie a causa di una combinazione negativa di ignoranza, timore, diffidenza verso i medici e gli ospedali. In aggiunta ai già diffusi problemi di analfabetismo, alcolismo e disoccupazione che affliggono questa gente, tale fatalismo può avere conseguenze mortali, come testimonia il caso della povera Valli.

Il campo medico di Anjeneya ha affrontato proprio questi temi. Si è cercato di far capire l’importanza della prevenzione, migliorando la  consapevolezza dei rischi, per sé e per i propri figli, delle malattie trascurate. Si sono incoraggiati i presenti a recarsi prontamente in ospedale ai primi sintomi di malessere e a comunicare all’associazione ogni situazione di particolare disagio che si verifichi nel villaggio.

Con l’occasione, sono stati anche illustrati i principali programmi del governo a sostegno delle popolazioni tribali: piani di aiuti economici, di introduzione al lavoro, di distribuzione di alimenti di base a prezzi calmierati.

Nei giorni successivi all’incontro, per mettere in pratica fin da subito quanto suggerito, tutti i bambini del villaggio sono stati portati a fare una visita medica di controllo durante la quale hanno ricevuto i vaccini previsti dal sistema sanitario indiano, un programma nazionale di prevenzione a cui, per i problemi già citati, molti dei cittadini più poveri purtroppo non aderiscono.

Malar Trust India replicherà il campo di consapevolezza medica presso tutte le comunità più svantaggiate con cui lavora.

In ricordo di Valli e perché non succeda più.

 

 

 

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Nuova classe in inglese alla scuola pubblica di Poonjeri.

Malar Trust finanzia la prima classe con insegnamento in inglese alla scuola elementare di Poonjeri.

Da qualche anno, si assiste in India a un calo delle iscrizioni nelle scuole pubbliche a favore delle scuole private “English medium”, dove tutte le materie sono insegnate in inglese. Per arginare il problema, il governo del Tamil Nadu ha permesso alle scuole pubbliche di avviare sezioni facoltative in inglese ma i limiti di budget e la scarsa disponibilità di insegnanti che parlano la lingua hanno ostacolato finora il raggiungimento di buoni risultati, soprattutto nelle zone rurali.

Proprio a Poonjeri, Malar Trust ha avviato la sperimentazione di una classe “English medium” con la scuola locale, frequentata quasi esclusivamente da bambini delle poverissime comunità Irula e Dalit della zona.

A luglio 2017, un ispettore scolastico in visita in zona ha incontrato il personale di Malar Trust India, a cui ha suggerito di aiutare la scuola elementare di Poonjeri a acquistare libri di testo in inglese per una classe sperimentale. Questo primo contatto ha permesso di approfondire la questione e scoprire che la scuola non aveva in realtà i fondi per pagare una nuova maestra!

Malar Trust si è quindi fatto carico dell’assunzione dell’insegnante e con il nuovo anno scolastico è partita l’iniziativa: una classe di prima elementare frequentata da 17 bambini con tutte le lezioni in inglese.

La maestra assunta era in precedenza dipendente di una scuola privata ma da mesi non riceveva lo stipendio: ha quindi accettato volentieri la nostra offerta, basata su un salario leggermente più basso (7.000 rupie, circa 100 euro al mese) ma sicuro.

Per tutto l’anno scolastico, Malar Trust pagherà lo stipendio dell’insegnante, i libri di testo, il materiale didattico e la cancelleria per i bambini della classe.

Se l’iniziativa avrà un buon riscontro, l’anno prossimo si proseguirà con la seconda!

 

 

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Aiuti a un bambino colpito da distrofia muscolare.

Malar Trust offre cure mediche e assistenza a un bambino di Irular Pakuti malato di distrofia muscolare.

Con questo post vi raccontiamo una storia iniziata due anni fa, quando Sanjay, un bambino di sette anni della comunità di Irular Pakuthi a Poonjeri, ha iniziato a mostrare sintomi di una strana malattia. Dolori sempre più forti ai muscoli delle gambe, difficoltà a camminare, stanchezza, apatia, una spirale discendente che lo ha portato a abbandonare prima i giochi con gli amici, poi la scuola, poi tutte le normali attività di un bambino della sua età. Quando doveva muoversi, veniva portato in braccio. I genitori, entrambi lavoratori a giornata analfabeti, non hanno neppure provato a rivolgersi a un medico, rassegnandosi al fatalismo che tanto spesso grava sui poveri e gli emarginati del paese nurse-koibito.com

A inizio 2016, grazie a due amici italiani all’epoca presenti a Poonjeri, Maureen e Ernesto, il caso è stato segnalato a Malar Trust.

Nel febbraio 2016, con l’aiuto di Arputharaj, un infermiere indiano che lavora all’ospedale di Tiruppurur, Malar Trust ha organizzato una visita specialistica al Chettinad Hospital di Kelambakkam, dove al bambino è stata purtroppo diagnosticata una distrofia muscolare dell’infanzia, la distrofia di Duchenne.

Alcuni mesi dopo, analisi genetiche di laboratorio hanno confermato definitivamente la diagnosi (escludendo, unica nota positiva, il fratellino più piccolo di Sanjay, che è risultato sano).

Con la diagnosi definitiva, Malar Trust si è attivato per far ammettere il bambino in una struttura qualificata: il Mayopathi Institute della Jeevan Foundation, specializzato nelle terapie della distrofia muscolare.

Poiché la struttura si trova a più di 300 kilometri di distanza da Poonjeri, Malar Trust ha concordato con la famiglia la soluzione meno traumatica possibile per il ricovero del bambino: Sanjay sarebbe stato accompagnato e assistito per tutta la durata della degenza dalla nonna, mentre la madre sarebbe rimasta a casa a seguire l’altro figlio.

E qua, quando tutto sembrava pronto, sono iniziati i problemi burocratici così comuni in India nella vita quotidiana: il medico del Chettinad Hospital, dove era stata fatta la prima diagnosi e dove erano archiviati i documenti dell’analisi genetica, aveva incredibilmente perso la cartella clinica di Sanjay, senza la quale il Mayopathi Institute non poteva ricoverare il bambino. Tra ritardi burocratici, richiesta di copie delle analisi genetiche e altri ostacoli di inefficienza e pessima comunicazione sono passati sette mesi.

Alla fine, a maggio 2017, il bambino è stato finalmente ricoverato al Mayopathi Institute: le terapie, basate su fisioterapia e uso intensivo di apparecchi ortopedici, sono durate sei mesi, la nonna è sempre stata al suo fianco e Malar Trust ha pagato tutte le spese.

Qualche settimana fa, Sanjay è tornato a casa e grazie alla cure e all’uso dei tutori, ha recuperato in parte la capacità di movimento.

Malar Trust ha organizzato il trasporto dall’ospedale e il montaggio a casa dell’apparecchio ortopedico su cui il bambino fa la terapia quotidiana, tre volte al giorno, assistito dalla nonna.

Il personale di Malar Trust India continuerà a seguire la famiglia per garantire lo svolgimento delle cure a domicilio e le visite periodiche di controllo al Mayopathi Institute, nella speranza che il brutto male che ha colpito questo bambino sfortunato possa essere tenuto sotto controllo il più a lungo possibile.

 

 

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Nuovo programma di assistenza medica

Malar Trust avvia un nuovo programma di assistenza medica per i bambini di Peryar Nagar e Panjartheerthi.

Da anni Malar Trust offre assistenza medica ai bambini che frequentano gli asili e i doposcuola dell’associazione: grazie a accordi con cliniche private e un sistema di “Medical Cards” personali si garantiscono ai bambini visite mediche e cure gratuite. Il programma è iniziato nel 2012 con una clinica privata di Mamallapuram e nel 2015 è stato replicato con un ambulatorio di Tiruppurur. Il sistema è consolidato, con buoni risultati in termini di assistenza di base.

Negli ultimi tempi, si era riscontrato però che i bambini dell’area di Manamathi andavano meno degli altri dal dottore e dopo una breve indagine si è capito che la causa erano i problemi di trasporto: la clinica di Mamallapuram è troppo lontana dai loro villaggi e il dottore di Tiruppurur, sicuramente più vicino, riceve solo alla sera, quando gli autobus locali sono meno frequenti.

Alla fine una coincidenza fortunata ha risolto il problema. Arputharaj, un amico indiano che lavora come infermiere all’ospedale di Tiruppurur e aiuta spesso Malar Trust nelle emergenza mediche, ha aperto, insieme a un dottore, un piccolo ambulatorio medico proprio a Periyar Nagar. Abbiamo subito attivato una convenzione con l’ambulatorio e il personale di Malar Trust India ha reso nota l’iniziativa con riunioni nei villaggi e visite personali alle famiglie dei nostri bambini della zona, a cui hanno distribuito le Medical Cards.

I risultati non si sono fatti aspettare: nei primi dieci giorni di settembre sono stati visitati undici bambini per i consueti problemi di febbre, dissenteria, ferite. Si tratta ovviamente di un “picco” dovuto all’avviamento del servizio – la media della clinica di Mamallapuram, attiva da anni, è infatti di circa dieci visite al mese – ma meglio così, ora che il servizio è garantito, e disponibile vicino a casa, le famiglie si abitueranno a utilizzarlo con l’opportuna frequenza!

 

 

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Due nuovi pozzi nei nostri villaggi!

Messi in funzione due nuovi pozzi per l’acqua potabile a Eachamballam e a Peryar Nagar.

L’anno scorso, a maggio, Malar Trust aveva inaugurato due pozzi per l’acqua potabile, uno a Eachamballam e uno a Peryar Nagar. In quell’occasione si era stabilito l’obiettivo di costruire almeno un pozzo – e quando possibile due – in ogni villaggio dove l’associazione è presente.

Ora, dopo poco più di un anno, ciascuno dei due villaggi ha un secondo pozzo: a Eachamballam finanziato da Malar Trust e a Peryar Nagar dall’associazione Insieme per l’India.

Il secondo pozzo di Peryar Nagar è stato inaugurato a luglio 2017, durante il viaggio in India della fondatrice dell’associazione Insieme per l’India. I lavori sono stati finanziati con i fondi 2016 della raccolta tappi, un’iniziativa con cui Insieme per l’India ha già venduto complessivamente più di 67.000 kili di tappi di bottiglie!

Il secondo pozzo di Eachamballam, inaugurato a marzo 2017 e finanziato da Malar Trust, è un progetto nato da una segnalazione di Kutti, collaboratore di Malar Trust India che vive a Eachamballam: nel villaggio c’era un vecchio pozzo, costruito a metà e mai messo in funzione, che avrebbe potuto fornire acqua potabile a un’area lontana dal pozzo costruito l’anno scorso.

Come era già accaduto per il primo pozzo di Peryar Nagar, il locale Panjayat aveva fatto dei lavori parziali (la trivellazione e la posa della tanica) ma non li aveva mai portati a termine. Malar Trust ha quindi deciso di completare l’opera: ha posato le tubature, ha acquistato il motore e la pompa e ha fatto l’allacciamento elettrico.

Il secondo pozzo di Eachamballam è stato realizzato grazie agli amici Marina e Ezio che, dopo aver finanziato il primo pozzo di Peryar Nagar, hanno raccolto, con il gruppo di preghiera di Gerano, i fondi anche per questo lavoro.

Ora, circa quaranta famiglie di Eachamballam hanno acqua potabile a portata di mano!

 

 

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