Malar Trust avvia un progetto di assistenza diurna per i bambini della comunità Irula di Masima Nagar.
La preside della scuola elementare di Poonjeri ha segnalato un problema al responsabile di Malar Trust India riguardante i bambini delle comunità Irula della zona. Per quanto i due insediamenti di Masima Nagar e Irular Pakuti siano molto simili (comunità poverissime di lavoratori a giornata), i bambini si trovano in condizioni molto diverse: quelli di Irular Pakuti, seguiti dal centro diurno di Malar Trust, arrivano a scuola dopo aver fatto una buona colazione e con le divise in ordine, mentre quelli di Masima Nagar sono spesso completamente digiuni e con le divise sporche e strappate.
Malar Trust ha quindi deciso di intervenire inaugurando, con l’inizio del nuovo anno scolastico, un servizio di assistenza diurna a Masima Nagar.
Replicando il modello già sperimentato a Panjartheerthi dal 2014 e a Irular Pakuti dal 2016, i bambini sono accolti alla mattina, prima di andare a scuola, per la colazione e un controllo sulla pulizia personale e lo stato delle divise scolastiche.
Il servizio di assistenza diurna, gestito da una cuoca e un’aiutante, è partito inizialmente nell’edificio di Malar Trust che già ospita il doposcuola. Poi, la cucina è stata spostata in un piccolo edificio vicino al doposcuola, interamente ristrutturato dall’associazione Insieme per l’India.
Il 17 luglio, l’amica Marilena, fondatrice di Insieme per l’India, ha partecipato all’inaugurazione del nuovo locale.
I bambini che frequentano il centro di accoglienza diurna sono circa trenta. Sono accolti a due condizioni: devono andare a scuola regolarmente e frequentare, al pomeriggio, il doposcuola di Malar Trust.
Speriamo che anche questo centro dia i buoni risultati dei due precedenti!
Aiutaci a crescere: condividi questo post con i tuoi amici
Malar Trust, con Malar Trust India, l’ospedale oftalmico Dr Agarwal e la Blindness Control Society ha organizzato un campo oculistico gratuito per gli abitanti dei villaggi di Peryar Nagar e dintorni.
I problemi alla vista, in particolare la cataratta e la cecità infantile, rappresentano un’urgente questione di salute pubblica in India, dove si stima vivano circa il 23% dei non vedenti di tutto il mondo, in gran parte afflitti da patologie ormai ampiamente curabili. Purtroppo, il divario tra la diffusione del problema e la disponibilità delle cure è ancora ampio, soprattutto nell’India rurale, e questo nonostante gli sforzi della sanità pubblica e di molti ospedali locali nell’organizzare screening di massa tramite i campi oculistici.
Il campo organizzato il 15 aprile 2017 da Malar Trust India ha coinvolto circa sessanta pazienti, visitati da uno staff di due medici e due assistenti del Dr. Agarwal Hospital di Chennai. I principali beneficiari dell’iniziativa sono stati gli anziani, afflitti da cataratta e dal peggioramento graduale della vista per l’avanzare dell’età.
Malar Trust India si è occupato della programmazione del campo, dell’accoglienza dei medici e soprattutto di coinvolgere la popolazione dei villaggi. Secondo recenti studi, infatti, l’efficacia dei campi oculistici è fortemente limitata dalla scarsa partecipazione dei soggetti che più dovrebbero frequentarli, le persone con problemi di vista. Per garantire una forte adesione all’iniziativa, Malar Trust India ha affittato un veicolo con altoparlante e ha girato per i villaggi della zona invitando gli anziani a presentarsi. Inoltre, ha organizzato una navetta gratuita dalla zona di Poonjeri a quella dove si è svolto il campo.
Delle sessanta persone visitate, dieci sono state operate di cataratta presso l’Agarwal Hospital nei giorni immediatamente successivi al campo mentre ad altre quindici sono stati prescritti occhiali da vista. Le operazioni sono state effettuate gratuitamente e gli occhiali sono stati forniti dall’ospedale a un prezzo molto modesto, di cui si è fatto carico Malar Trust.
Aiutaci a crescere: condividi questo post con i tuoi amici
Malar Trust organizza, in collaborazione con l’associazione indiana The Banyan un incontro sulle violenze e gli abusi sessuali sui minori.
Secondo il recente studio di un’organizzazione umanitaria indiana, la violenza sessuale sui minori è molto diffusa nel paese: contesti di povertà estrema, degrado sociale e lavoro minorile nonché la perdurante censura sociale sull’argomento contribuiscono purtroppo allo sviluppo di questa orribile piaga.
Malar Trust, con Malar Trust India e The Banyan, ha organizzato un incontro informativo con gli studenti dei quattro centri di doposcuola della zona per discutere proprio delle violenze sui minori, uzun konulu porno sikisxxx.
All’incontro, svoltosi nel mese di marzo 2017 presso il Tuition Center di Poonjeri , hanno partecipato circa 50 bambini, di età variabile dai sei ai quindici anni.
Gli operatori di The Banyan hanno svolto un programma già portato con successo in molte scuole. Dopo una prima introduzione amichevole e informale, hanno spiegato in modo semplice ma delicato i concetti di “good touch” (dei parenti, degli amici), “bad touch” (da parte di altre persone), e “off limits” al contatto, aggiungendo qualche nozione di base di educazione sessuale.
In un secondo momento, hanno suddiviso i bambini in gruppi in base all’età per svolgere programmi mirati su cosa fare, come comportarsi, chi avvertire in caso di violenza.
Ai bambini più piccoli (sei-sette anni), sono stati spiegati i concetti di base tramite disegni e messaggi semplici,ai più grandi è stato mostrato un cartone animato con la storia di una ragazzina che subisce approcci da parte di un vicino di casa.
A fine giornata, i gruppi si sono riuniti per un rinfresco e il discorso di chiusura.
Malar Trust organizzerà un incontro analogo, sempre con gli operatori di The Banyan, per i bambini dell’altra area in cui opera, quella di Manamathi.
Con la speranza che non debba mai servire …
Aiutaci a crescere: condividi questo post con i tuoi amici
Aggiunte quattro donne al programma di sostegni mensili.
Quattro nuove donne sono state inserite nei sostegni individuali di Malar Trust, un programma che distribuisce piccoli supporti mensili in denaro a persone particolarmente bisognose.
I casi sono stati segnalati al personale di Malar Trust India da alcuni operatori del Banyan, una associazione indiana nata per aiutare i senzatetto con problemi mentali, in particolare donne, diventata ora punto di riferimento per il disagio sociale e psichico in tutta l’area di Chennai.
Le persone inserite nel programma sono:
Muniyammal (villaggio di Siruthahvoor)
E’ una anziana nonna, vedova, che si occupa dei due nipotini, di 9 e 10 anni, rimasti orfani a seguito del suicidio dei genitori. I tre vivono in estrema indigenza, supportati solo da quanto la donna, pur anziana, riesce a guadagnare con i lavori temporanei di 100 giorni che il governo indiano riserva per i più poveri. Da ottobre 2016, Muniyammal riceve da Malar Trust India 2.000 rupie al mese.
Palayam (villaggio di Padur, vicino a Kelampakkam)
E’ una donna di mezza età, parzialmente invalida e malata di cancro. Abbandonata dal marito, vive in una capanna con la figlia adolescente, che svolge piccoli lavori saltuari nei negozi della zona. Da ottobre 2016, Palayam riceve da Malar Trust India 1.500 rupie al mese
Ambika (villaggio di Siruthahvoor)
E’ una donna di 45 anni, completamente cieca. Vive in estrema povertà con due figli e il marito, alcolista cronico. Come per Muniyammal, l’unica misera fonte di guadagno di Ambika è data dai lavori temporanei del governo indiano. Gli operatori del Banyan hanno avviato la pratica per farle avere una pensione minima di invalidità e nei momenti più difficili i vicini le regalano del cibo. Da ottobre 2016, Ambika riceve da Malar Trust India 1.500 rupie al mese.
Selvarani (villaggio di Sempakkam)
E’ una donna di mezza età, completamente cieca. Non si è mai sposata e vive sola in una capanna vicino alla famiglia della sorella. Anche per lei gli operatori del Banyan hanno avviato la pratica per la pensione di invalidità. Da ottobre 2016, Selvarani riceve da Malar Trust India 1.500 rupie al mese.
Aiutaci a crescere: condividi questo post con i tuoi amici
Malar Trust aiuta un anziano di Masima Nagar a sviluppare un’attività di raccolta rifiuti.
Un anziano di Masima Nagar, comunità del villaggio di Poonjeri dove ha sede Malar Trust India, ha chiesto aiuto all’associazione per avviare un’attività autonoma di raccolta di rifiuti riciclabili.
L’uomo, K. Pachaiyappan, lavorava da tempo raccogliendo rifiuti per un imprenditore locale – a piedi, con il sacco in spalla, pagato poco e a giornata – e arrotondava il salario vendendo noci di cocco lungo la strada statale.
Durante l’alluvione dello scorso novembre, ha incontrato il personale di Malar Trust India venuto a portare soccorsi nella sua comunità, ha chiesto dettagli sull’attività dell’associazione e ha scoperto che era possibile chiedere prestiti senza interessi per sviluppare piccole attività imprenditoriali. Da quel momento, ha iniziato a progettare di mettersi in proprio per poter guadagnare un reddito più dignitoso per lui e la sua famiglia. Dopo mesi di riflessioni, ha capito che per guadagnare a sufficienza raccogliendo rifiuti da solo doveva aumentare la raccolta giornaliera, quindi gli serviva un aiuto “tecnologico”.
Ora, dopo un anno, il suo progetto si è realizzato: con un prestito di 15.000 rupie (circa 200 euro) di Malar Trust, Pachaiyappan ha acquistato una bici con carretto ed è diventato imprenditore!
Grazie all’uso del veicolo, Pachaiyappan copre velocemente e con meno fatica una zona di raccolta molto ampia, carica sul carretto molta più roba di quella che potrebbe portare a spalle e raggiunge con facilità i centri di raccolta e rivendita.
Il suo bottino quotidiano, raccolto ai bordi delle strade e di casa in casa, consiste essenzialmente in bottiglie di plastica, lattine, vetro e ferro, tutto materiale riciclabile che finirebbe con l’aumentare la sporcizia e l’inquinamento già insostenibili dei villaggi indiani e che invece, grazie al lavoro assiduo e stancante di persone umili e laboriose come lui, viene tolto dalle strade e trasformato in reddito.
Con la sua bici da carico, Pachaiyappan può ora mantenere la famiglia di sei figli, alcuni molto piccoli, perché, nonostante lui abbia già più di 60 anni, il suo è un secondo matrimonio e la moglie è più giovane di parecchi anni.
Il prestito di 15.000 rupie sarà restituito senza interessi in 30 rate mensili di 500 rupie, una cifra ragionevole rispetto agli introiti mensili dell’attività (stimati in circa 4.000-6.000 rupie al mese).
Per una volta, economia e ecologia a braccetto!
Aiutaci a crescere: condividi questo post con i tuoi amici